Questo il nostro concerto di San Valentino 28^ ed.

ImmagineUn concerto strepitoso, a poche ore dalle ultime note ancora il cuore batte e nelle orecchie la maestà e la bravura dei nostri musicisti e i nostri cantanti.

Ore 17,05, cinque minuti di ritardo canonico. Due parole del parroco don Roland a ricordare la salda tradizione del concerto nel giorno del patrono di Camino al Tagliamento, poi il sindaco di Camino Locatelli e l’assessore provinciale Beppino Govetto, che hanno come sempre saputo ben coniugare l’aspetto religioso con quello antropologico in queste manifestazioni, poi una breve presentazione della parte prettamente “sonora” del concerto da parte del M° Zorzini e via con la musica.

Le prime note di Marco Enrico Bossi rieccheggiano in una chiesa gremita di gente, il M° Beppino Delle Vedove sembra danzare nella pedaliera, i pezzi che sono stati scelti per questo concerto sono fatti apposta per questa parte dello strumento molto poco conosciuta e ci vuole poco per vedere gli occhi del pubblico meravigliati grazie allo schermo al centro della chiesa. Dopo il Bossi, Jean Marie Plum, Pietro Alessandro Yon e per ultimo Georg Thalben-Ball, Beppino è un mago della pedaliera e di interpretazione, si muove sull’organo di mestiere e di cuore.

Seconda parte del concerto, presentata prima dalla nostra Caminese Francesca Scaini e poi dal nostro Francesco Zorzini. Il ricordo del M° Davide Liani è commosso perchè ancora vivo, il suo messaggio è ancora vivo e reso vivo e forte dal nostro stare insieme e dalla musica.

Hic est dies dall’ “Oratorio pasquale” di Davide Liani è un duetto soprano Scaini – baritono De Fornasari bellissimo e leggero, condito dalla parte all’organo calda e sacrale.

Poi è la volta della nostra Corale, con il difficile ma tanto bello  Salve Regina di Arvo Pärt.
Poche note, spesso ripetute, leggere atmosfere nordiche, la musica crea immagini e sensazioni da brivido, il tutto momentaneamente interrotto dall’imponente illos tuo misericordes che è una gioia per le orecchie di chi ascolta e le corde vocali di chi canta, poi tutto torna nell’atmosfera di pace iniziale del pezzo, “o clemens, o pia”, è così dolce nominare il nome di Maria.

Poi la Messe da la Puritât in friulano del nostro M° Zorzini, un mix di fantasia e originalità, per coro, soli e organo. Da sentire e apprezzare appena avremo un sonoro.

Il Concerto di San Valentino termina (termina?) con Esto perenne mentibus dall’ “Oratorio pasquale”, sempre del nostro M° Davide Liani, anche questo pezzo mix di originalità, atmosfere e due momenti di gregoriano da brivido.

Terminato? Tutto qui? Mica tanto, perchè per il bis la nostra Corale ha una sorpresa graditissima quanto inaspettata per il pubblico: Si scatena il ripieno dell’organo sotto le mani di Beppino delle Vedove, si scatena il coro sotto la direzione del M° Zorzini, si scatenano le corde vocali della nostra Corale, il canto dell'”Halleluja” di Hendel è un inno alla gioia, alle orecchie e alla musica, gli applausi addirittura anticipano il finale.

Questo il nostro concerto di San Valentino 28^ ed.

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